DRAGO DI KOMODO

Il drago di Komodo, noto anche come Varanus Komodoensis è la lucertola più grande attualmente esistente in Asia e nel resto del mondo. Questo rettile si colloca nella famiglia dei Varanidi (lucertole predatrici dotate di lingua biforcuta).

L’immagine in evidenza è una foto scattata da me.

Nonostante il suo nome, il drago di Komodo non vive solo sull’omonima isola: si trova anche in altre isole dell’arcipelago Indonesiano come Rinca, Flores, Gili Montag e Gili Dasami.

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L’habitat che il drago di Komodo predilige sono le pianure con erbe secche, le foreste semiaride e le foreste in prossimità del mare.

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Come già accennato, il drago di Komodo è il più grande tra i membri della famiglia delle lucertole: la lunghezza massima che può raggiungere è di 3 m e può pesare fino a 135 kg.

La riproduzione avviene nei mesi estivi di Luglio e Agosto, la femmina depone le sue 30 uova a settembre. Come molti altri rettili, la femmina di drago di Komodo non si prende cura della sua prole; i piccoli devono affrontare il mondo da soli e imparare a sopravvivere in un mondo ostile e pericoloso. I giovani draghi vengono spesso predati dagli uccelli rapaci e anche dai draghi più grandi e anziani di loro.

Mentre i piccoli sono una preda ambita, gli esemplari adulti non hanno nemici naturali al di fuori dell’uomo che distrugge il loro habitat. Infatti, questi sauri sono stati classificati come animali a rischio d’estinzione. I draghi di Komodo sono attivi soprattutto durante il giorno, durante il quale si spostano in cerca di carogne e cacciano animali vivi. Oltre agli esemplari più giovani della loro specie, le loro prede preferite sono le uova degli uccelli e di altri rettili, crostacei, serpenti, scimmie, cervi, suini selvatici, bufali d’acqua e anche gli esseri umani.

Il drago di Komodo è conosciuto specialmente per la sua strategia di caccia che prevede, dopo un appostamento, un morso con la saliva ricca di batteri veleniferi che portano a una morte lenta e inesorabile della malcapitata vittima. La preda dopo essere stata morsa diventa sempre più debole e sensibile agli attacchi di batteri e virus; la morte della vittima avviene dopo un periodo minimo di 24 h.

Solitamente, il drago di Komodo è un animale solitario. Si possono vedere tanti membri della stessa specie insieme soltanto se nei paraggi c’è un animale ucciso da un altro drago o durante la stagione degli amori.

Foto scattata da me.

Il drago di Komodo è ritenuto un fossile vivente. Alcuni ricercatori ritengono che questo animale esistesse già dall’era Mesozoica.

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